Se nell’epoca del Conto Energia la logica era quella di utilizzare il maggiore spazio disponibile sul tetto per un ritorno elevato dell’investimento effettuato, ora la convenienza del fotovoltaico si lega direttamente al risparmio energetico. L’impianto fotovoltaico va costruito su misura in base ai propri consumi, non esagerare sulle dimensioni e dimensionarlo ai kWh realmente consumati durante l’anno.
Una bolletta dell’energia elettrica è composta dalle seguenti voci:
○ Servizi Di Vendita à Rappresentano oltre il 50% della bolletta e comprendono i servizi e le attività che il fornitore sostiene per acquistare e rivendere l’energia al cliente. Questi costi a loro volta si suddividono in Prezzo dell’energia – prezzo di commercializzazione e vendita – prezzo di dispacciamento.
○ Servizi Di Rete à Rappresentano il 17% del totale. Sono le tariffe di trasporto, stoccaggio e di distribuzione locale dell’energia e comprendono anche la gestione dei contatori. Comprendono anche gli oneri generali di sistema, sono stabilite dall’AEEG.
○ Imposte à Rappresentano il 33% del totale. Le imposte inserite in bolletta sono due: l’accisa (applicata alla quantità totale di energia consumata) e l’IVA (applicata sul totale della bolletta, corrisponde al 10% per l’uso domestico e al 22% per usi diversi).
Gli oneri di sistema che si pagano con le bollette elettriche sono suddivisi in:
○ Incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3, pari a circa l’86,31% degli oneri di sistema);
○ Regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4, pari a circa il 2,03% degli oneri di sistema);
○ Oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT, pari a circa il 2,13% degli oneri di sistema);
○ Compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4, pari a l’ 0,80% degli oneri di sistema);
○ Sostegno alla ricerca di sistema (A5 pari a circa lo 0,50% degli oneri di sistema);
○ Copertura del bonus elettrico (componente As, a pari allo 0,18% degli oneri di sistema );
○ Promozione dell’efficienza energetica (componente UC7 pari al 1,13% degli oneri di sistema).
○ Copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia elettrica (componente ‘Ae’ pari al 6,92 % degli oneri di sistema)
L’impianto fotovoltaico conviene perché consente di ridurre il costo totale della bolletta. Oltre a fare diminuire l’incidenza della voce di costo dell’energia, l’impianto fotovoltaico ha effetto positivo sull’intera bolletta, in quanto tutte le altre voci sono calcolate in percentuale sulla quota di energia acquistata.
Le ragioni per cui è conveniente sono 4:
○ Risparmio ed Autoconsumo
○ Agevolazione Fiscale Al 50%
○ Scambio Sul Posto
○ Efficienza Energetica
L’autoconsumo è l’utilizzo dell’energia elettrica generata dal proprio impianto fotovoltaico nel momento esatto in cui viene prodotta. La quota di autoconsumo varia a seconda del tipo di utente: residenziale, commerciale o industriale.
L’autoconsumo permette di ridurre il costo sostenuto per la bolletta energetica.
Per ottimizzare al meglio il proprio autoconsumo è necessario gestire in maniera più efficiente i dispositivi elettrici (lavatrice, lavastoviglie, …) slittando i consumi nelle fasce temporali in cui l’impianto produce, ovvero di giorno. È consigliato integrare un impianto fotovoltaico con nuove tecnologie, come il riscaldamento ad infrarossi. È preferibile utilizzare sistemi di immagazzinamento dell’energia prodotta e non consumata all’istante. In poche parole, nel momento in cui l’impianto produce energia elettrica, l’utente non preleva dalla rete energia e quindi risparmia.
Per questo è fondamentale per il tuo risparmio, riuscire a spostare tutti i consumi nelle ore diurne, anche attraverso l’ausilio della domotica.
L’agenzia delle Entrate ha prorogato anche per il 2014 la detrazione fiscale al 50% per le persone fisiche.
La detrazione fiscale per le persone fisiche può essere richiesta per tutti gli impianti con una potenza massima pari a 20 Kw, le cui spese di realizzazione siano pari al massimo di 96.000 € per unità immobiliare.
La spesa può essere detratta al 50% in 10 quote annuali di pari importo, sotto forma di detrazione dalle tasse.
Per le persone giuridiche, l’impianto fotovoltaico costituisce un bene strumentale all’attività di impresa e come tale può essere oggetto di ammortamento.
L’impresa può dedurre le quote di ammortamento commisurate al costo di acquisto / realizzazione, per un coefficiente di ammortamento pari al 9% annuo. La spesa si ammortizza in 11 anni. Ciò che si recupera è pari al 31,4% della spesa sostenuta per l’impianto ( IRES 27,5% + IRAP 3,9 %).
Lo scambio sul posto è il meccanismo (regolato dal GSE) di compensazione economica tra il valore dell’energia acquistata dalla rete ed il valore dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, non autoconsumata ed immessa nella rete e misurata dal contatore.
Lo scambio tra energia immessa ed energia prelevata non è alla pari. Il valore economico dell’energia ceduta alla rete viene definito sulla base di una formula matematica che dipende da fattori quali la zona di mercato, la fascia oraria di vendita e di immissione ecc. In altre parole, l’energia acquistata dal fornitore ha un determinato valore economico, mentre l’energia immessa ne ha uno inferiore.
La cosa più importante è che comunque viene riconosciuto un determinato valore all’energia non auto consumata.
L’utente finale pagherà tutte le bollette per il totale dell’energia prelevata e riceverà dal GSE un contributo in conto scambio per l’energia immessa in rete e non utilizzata. L’utente pagherà una bolletta scontata in base all’energia che riesce ad auto consumarsi. L’eventuale eccedenza derivante da una produzione superiore ai consumi può essere richiesta sotto forma di liquidazione.
L’efficienza energetica si ha quando si consuma meno energia per ottenere lo stesso risultato. In poche parole, quando sono in grado di risparmiare ottenendo il medesimo risultato attuale, con la medesima qualità.
Grazie all’uso di tecnologie avanzate e di sistemi di ottimizzazione dei consumi, ognuno è in grado migliorare l’efficienza prodotta con un vantaggio economico concreto, ovvero un risparmio tangibile in bolletta.
Il fotovoltaico è una parte essenziale per ridurre i costi della bolletta.
Se correlato ad un riscaldamento elettrico, come il riscaldamento ad infrarossi, si ha la possibilità di avere una maggiore efficienza energetica.
Per avere un’idea di quanto deve essere il tuo impianto fotovoltaico è necessario vedere la bolletta attuale della luce, per costruire un impianto in grado di coprire totalmente il tuo fabbisogno energetico. È necessaria un’analisi della tipologia attuale di contratto e dei consumi nelle diverse fasce orarie.
Attualmente , un impianto base da 3 kW, quindi necessario per una famiglia media formata da 3/4 persone, si aggira intorno ai 6.000 / 6.500 €. Può incidere sul costo dell’impianto la posizione del tetto, la difficoltà a raggiungere il tetto, le linee vita ed altro ancora.
Con la detrazione fiscale, tu pagherai l'impianto fotovoltaico sui 3.000 / 3. 250 €.
È stato stimato che, con il costo attuale di un impianto fotovoltaico, un privato riesce ad ammortizzare la spesa in circa sei anni. Praticamente la metà rispetto al passato, quando vi era il conto energia. Più il tetto è soleggiato, prima si riesce a rientrare della spesa.
Tieni presente che i pannelli ti forniranno energia per più di 20 anni: ripagarli in soli 6 anni, è davvero un buon affare.
I pannelli di qualità ti offrono una resa garantita. TRISUN monta solo pannelli che hanno una resa di circa il 90% nei primi 10 anni ed almeno l’80% nei 25 anni rispetto alla resa iniziale.
No , non dovrai spendere ulteriori soldi. TRISUN aderisce al consorzio PV Cycle per il riciclo gratuito dello smaltimento dei pannelli vecchi e deteriorati.
No. TRISUN si occupa personalmente di tutte le parti burocratiche.
Un impianto fotovoltaico è composto da:
○ Moduli à per convertire l’energia solare in energia elettrica continua
○ Strutture di supporto à per sorreggere i moduli sul tetto e dargli la giusta inclinazione e sicurezza
○ Inverter à per convertire l’energia continua prodotta in energia alternata, quindi utilizzabile
○ Contatore Enel à per misurare l’energia prodotta e scambiata con la rete elettrica
○ Monitoraggio à per controllare la produzione e lo stato di funzionamento dell’impianto stesso
L’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, in quanto basati sull’impiego della fonte solare e, perciò, sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia, rientra tra quelli descritti dalla lett. h) dell’art. 16-bis, comma 1, del Tuir, quindi è agevolabile.
È sufficiente conservare la documentazione comprovante l’avvenuto acquisto e installazione dell’impianto a servizio di un edificio residenziale, mentre non è necessaria una specifica attestazione dell’entità del risparmio energetico derivante dall’installazione dell’impianto fotovoltaico.
Certo. Le spese per interventi finalizzati al conseguimento di risparmi energetici (articolo 16-bis, comma 1, lettera h, del Tuir) rientrano tra quelli agevolabili dal Dl n. 83/2012 ("decreto crescita"). A riguardo è essenziale acquisire "idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia". Inoltre, le fatture devono essere intestate allo stesso soggetto che richiede la detrazione e le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
In particolare, le detrazioni sono riconosciute se le spese sono state sostenute per:
la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni - pavimenti - finestre, comprensive di infissi)
l’installazione di pannelli solari
la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Le detrazioni sono da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.
È possibile detrarre dalle tasse IRPEF il 50% dei costi di realizzazione, fino ad un massimo di 96.000 euro di spesa, quindi presumibilmente per impianti fotovoltaici fino ai 50 kW di potenza (per almeno 500mq di superficie installativa).
Il pagamento per i soggetti privati deve essere effettuato con bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati; il codice fiscale del beneficiario della detrazione; il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
La detrazione spetta a chi sostiene la spesa. Quindi, non solo i proprietari degli immobili (o i titolari di altri diritti reali, come nuda proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie), ma anche, per esempio, i locatari o i comodatari. Inoltre, va ricordato che, se sostiene la spesa e i bonifici e le fatture sono a lui intestate, ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile su cui sono eseguiti i lavori.
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Nei casi in cui l’immobile venga ceduto prima dei 10 anni le quote residue del “bonus” si trasferiscono automaticamente all’acquirente, a meno che non ci sia un accordo diverso tra le parti.
La cessazione dello stato di locazione (così come quella di comodato) non fa venire meno il diritto alla detrazione per l’inquilino (o il comodatario) che hanno eseguito i lavori. Quindi l’inquilino non perde niente.
Possono accedere alla detrazione non solo i proprietari degli immobili sui quali vengono realizzati gli impianti, ma anche gli inquilini o i comodatari. Nello specifico:
il proprietario o il nudo proprietario
il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
l’inquilino o il comodatario
i soci di cooperative divise e indivise
i soci delle società semplici
gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
L’agenzia delle Entrate ha prorogato anche per il 2014 la detrazione fiscale al 50% per le persone fisiche.
La detrazione fiscale per le persone fisiche può essere richiesta per tutti gli impianti con una potenza massima pari a 20 Kw, le cui spese di realizzazione siano pari al massimo di 96.000 € per unità immobiliare.
La spesa può essere detratta al 50% in 10 quote annuali di pari importo, sotto forma di detrazione dalle tasse.
Per le persone giuridiche, l’impianto fotovoltaico costituisce un bene strumentale all’attività di impresa e come tale può essere oggetto di ammortamento.
L’impresa può dedurre le quote di ammortamento commisurate al costo di acquisto / realizzazione, per un coefficiente di ammortamento pari al 9% annuo. La spesa si ammortizza in 11 anni. Ciò che si recupera è pari al 31,4% della spesa sostenuta per l’impianto ( IRES 27,5% + IRAP 3,9 %).
Esempio 1.
sono un privato e realizzo un impianto fotovoltaico per un totale di spesa di 30.000 euro + IVA al 10%. Grazie alle detrazioni fiscali Irpef, posso recuperare 15mila euro in 10 anni. Quindi avrò 1.500 euro/anno di detrazioni fiscali.
Ovviamente il requisito fondamentale per beneficiare di questo vantaggio è avere un reddito sufficiente a coprire tali detrazioni. Cosa accade se un anno devo pagare 1.200 euro di Irpef, ma ho diritto a detrarre 1.500 euro? La differenza di 300 euro viene persa perchè non può essere messa a credito.
Esempio 2.
Sono un privato e realizzo un classico impianto domestico da 3 kw ad un prezzo di 6.000 € + 10% IVA. All’anno, per 10 anni, potrò recuperare dalle dichiarazioni dei redditi, 300 euro. Cioè: la restituzione di 3.000 euro (il 50%) in 10 anni.
I moduli sono garantiti per 25 anni sulla producibilità direttamente dal produttore e 10 anni sui difetti di fabbricazione. Nello specifico, garantiscono una perdita massima del 20% di redditività in 25 anni. Gli inverter invece hanno una garanzia standard di almeno 5 anni, che può essere estesa per un periodo fino a 25 anni.
Per consentire all’ impianto di produrre la massima energia possibile, le sue componenti devono essere controllate e pulite costantemente, per trasformare l'irraggiamento captato in energia elettrica con elevati rendimenti (80%).
Solo con un monitoraggio costante dell'impianto si riescono a verificare le performance dell’impianto stesso. Un buon monitoraggio , continuativo e costante, permette di non avere perdite sull’investimento realizzato. Il monitoraggio può anche essere fatto in remoto.
Quando il rendimento dell’impianto inizia a calare, valutando il grado di sporcizia presente sui moduli. In condizioni particolari, potrebbe essere utile effettuarlo ogni anno a partire dal primo.
La pulizia dei pannelli è un’attività necessaria per garantire un ottimale assorbimento delle radiazioni solari e quindi un corretto funzionamento dei pannelli. La polvere o qualsiasi agente che copre il modulo solare ne limita l'esposizione all'irraggiamento e per questo è consigliabile effettuare una pulizia ordinaria, generalmente stagionale, per detergere e ripulire il pannello dalla sporcizia accumulata.
Il rischio che si incorre nel non fare attività di manutenzione ordinaria ai propri pannelli, o farla in maniera errata, è quello di non ottenere il rendimento preventivato. Si calcola che una cattiva manutenzione dell’impianto può portare a perdite di oltre il 40% sul rendimento. Tutto questo si traduce in minore guadagno.
Gli aloni che si possono formare dopo una non corretta pulizia possono limitare, seppur di poco, l'assorbimento delle radiazioni solari.
Per ovviare al problema di accumulo di rifiuti da parte di uccelli, vengono installate delle piccole antenne in plastica nella parte alta del modulo.
Potrebbe essere scollegata una stringa, bruciato un fusibile o alcuni pannelli potrebbero essere ombreggiati. Solamente una verifica in loco può risolvere il problema.
Sicuramente le ombre danneggiano pesantemente la produzione, vi sono alcuni rimedi come l'installazione di microinverter, ri-cablaggio stringhe o installazione di ottimizzatori.
Le attività di manutenzione possono essere elencate in controllo degli inverter, controllo delle connessioni dei cavi, dei sistemi di monitoraggio remoto, degli interruttori, dei fusibili, pulizia dei componenti, ispezione visiva per verificare eventuali deterioramenti interni alla tenuta stagna del pannello, controllo del cablaggio e dei collegamenti elettrici, misura delle curve caratteristiche dei pannelli, verifica rendimento impianto.
Il sistema di monitoraggio serve per controllare in maniera continuativa la produzione dell’impianto fotovoltaico e a dare allarmi in caso di malfunzionamento. Vi sono modelli che permettono la visualizzazione di tutti i parametri dell’iampinto anche con il web. Quindi puoi controllare direttamente il tuo impianto dal tuo cellulare, tablet o pc.
Non è obbligatorio e necessario, ma è estremamente consigliato per tenere sempre sotto controllo il rendimento del tuo impianto e verificare se vi sono problemi.
Il pannello riscalda gli oggetti e le persone all’interno di un luogo chiuso tramite la tecnologia ed infrarossi di onda lunga di tipo C. Il metodo che viene utilizzato per il riscaldamento è lo stesso del sole, quindi non c’è alcun movimento di aria ma semplicemente una trasmissione di infrarossi tramite penetrando nei corpi fino ad u massimo di 2mm, dando sensazione di calore.
A differenza del classico riscaldamento o alle pompe di calore, non secca l’aria.
Il pannello è composto da fibra di carbonio associata a grafite con uno strato di argento isolate con resine.
Le onde prodotte sono di tipo onda lunga di tipo C. Queste onde hanno una bassissima radiazione e non sono dannose per l’essere umano.
Può essere installato a parete o a soffitto e viene dimensionato in base allo spazio che deve riscaldare. Emette infrarossi con un cono di 120 °. Nel caso in cui il pannello venisse appeso al soffitto l’altezza massimo è di 3 mt, oltre i quali non garantisce il riscaldamento di tutta l’area per cui è stato dimensionato.
Al primo funzionamento si consiglia di tenere acceso il pannello per un intero giorno, così da togliere definitivamente l’umidità dalle pareti.
Il pannello impiega dai 30 min a 1 h per raggiungere il pieno regime.
Fare attenzione ad installare il pannello lontano dalla portata dei bambini, in quanto la temperatura sia della cornice che della parte interna può arrivare fino a 80 °C.
Il termostato deve essere messo al di fuori del cono d’irraggiamento del pannello e sottodimensionarlo di circa 2 °C.
Non c’è possibilità di dimmerarlo, poiché il pannello lavora sempre al massimo della sua potenza, staccando nel momento in cui viene raggiunta la temperatura impostata nel termostato.
Il pannello è composto da 5 sensori (1 al centro e 4 negli angoli) che regolano l’emissione di onde infrarossi rendendole uniformi su tutta la superficie.
La garanzia sui difetti di fabbricazione è di 5 anni.
E’ possibile personalizzare il pannello con una stampa fornita/scelta dal cliente per utilizzarlo come elemento di arredo all’interno della casa.
Con il termostato GSM da remoto è possibile accendere e spegnere il riscaldamento anche con un semplice SMS.
Il pannello può essere installato in qualsiasi luogo, e aumenta la sensazione di calore se le temperatura esterna risulta molto bassa. Nel nord Europa viene utilizzata già di 2 anni questa tecnologia al posto del classico riscaldamento.
Nel caso di ambienti umidi il pannello è in grado di togliere umidità dalle pareti.
Chiaramente non è possibile tagliare la presa per questioni di garanzia. Quello che si può fare, è uscire dal soffitto con una presa schuko femmina da nascondere dietro il pannello da li portarsi al un interruttore comandato o a un termostato.
La durata di vita data dall’azienda produttrice è di circa 15 anni.
Certo, ammesso che il carico sia supportato in caso può essere utilizzato un relè esterno.